Vivere felici si può … in Bhutan!

Vivere felici si può … in Bhutan!

Nel 1972, il re del piccolo stato asiatico del Bhutan, crea un nuovo indicatore per misurare il livello di felicità interna lorda dei suoi cittadini.

In più di 40 anni il FIL si è trasformato da filosofia di vita a elemento fondamentale per lo sviluppo economico del paese.

Buthan e l'utilizzo della felicità e filosofia di vita come indici di misurazione

Una famosa citazione dello scrittore americano Kurt Vonnegut recita: “Quando siete felici fateci caso“.

E a farci caso nel 1972 è stata un’intera nazione, il piccolo stato asiatico del Bhutan, che, su impulso di un reggente illuminato, Jigme Singye Wangchunk, ha trasformato una filosofia di vita in un indice di misurazione adottato oggi anche dalle Nazioni Unite.

L’Indice di Felicità Interna Lorda

Di che si tratta? Il FIL sta per Felicità Interna Lorda o, in inglese, GNH per Gross National Happiness è un indicatore di sviluppo che nasce da un’assunzione piuttosto forte: il livello di benessere degli individui non può essere calcolato solo sulla base di parametri materiali, così come avviene per il PIL (Prodotto Interno Lordo), ma deve tener conto di altre variabili altrettanto importanti:

  1. Uno sviluppo socio-economico equo e sostenibile;
  2. La protezione dell’ambiente;
  3. La promozione e la conservazione culturale;
  4. Una buona governance

Quelli appena elencati sono i quattro pilastri su cui, ancora adesso, si fonda la strategia di sviluppo economico del Bhutan e che impattano positivamente la vita degli individui che abitano questo piccolo paradiso montano.

Da filosofia di vita a politica attiva per lo sviluppo economico

Uno sviluppo socio-economico equo e sostenibile. Esiste una Commissione Nazionale per la Felicità vocata a vigilare e implementare le politiche governative miranti a creare le condizioni necessarie alla felicità di tutti.

La protezione dell’ambiente

Da costituzione, il paese si impegna a conservare il 62% del territorio ricoperto da foreste.

In più, lo scorso anno, in occasione delle negoziazioni per l’Accordo di Parigi sul clima, lo Stato ha annunciato l’intenzione di rimanere carbon-neutral e di voler ambire ad andare oltre diventando carbon-negative.

La promozione e la conservazione della cultura

Nonostante le piccole dimensioni e la vicinanza di due colossi, Cina e India, il Bhutan esiste con una dozzina di lingue, moltissimi festival in giro per il paese e altrettanti abiti tradizionali indossati nei luoghi di lavoro come simbolo di una forte identità nazionale.

Una buona governance

I cittadini sono invitati a partecipare attivamente alla vita pubblica.

Infatti, non è saggio e conveniente che il potere risieda nelle mani di un singolo, il re; tanto che nel 2008 il paese si trasforma pacificamente in democrazia parlamentare.

Nonostante i buoni propositi del Governo negli anni, il Bhutan non si può certo dire privo di problemi e inefficienze.

Il primato della felicità

Tuttavia, il primato assegnato alla felicità ha aperto la discussione politica in seno a diverse organizzazioni internazionali, inspirando, ad esempio, gli ideatori del Better Life Index dell’OECD e la creazione del World Happiness Report, redatto e celebrato ogni anno dalle Nazioni Unite (nel 2016 l’Italia è al 50esimo posto!).

Per non voler andare tanto lontano, qual è invece la vostra filosofia di vita e che impatto economico ha nella vita di tutti i giorni?