La sfida più grande: essere un Game Changer oggi

 

La sfida più grande: essere un Game Changer oggi

Il 9 aprile si svolge a Roma il TEDX. Game Changer è chi sa reinterpretare il campo di gioco, innovare le regole e non fermarsi neanche davanti all’impossibile. Essere Game Changer oggi è una sfida rivolta a tutti noi. Siamo chiamati ad essere creativi, curiosi, ispiranti; a non fermarci davanti agli ostacoli o alle consuetudini del pensare comune; a risparmiare energia, ad ascoltare, a motivare, a far ripartire l’economia. Ciascuno di noi può fare la differenza, come hanno fatto Galileo, Gandhi e Duchamp ieri o Mark Zuckeberg, Bill Gates, Rita Levi Montalcini e Aung san Suu Kyi oggi.
Saper reinterpretare il campo di gioco, innovare le regole e non fermarsi davanti all’impossibile. Essere game changer oggi è una sfida rivolta a tutti noi. Siamo chiamati ad essere creativi, curiosi, ispiranti; a non fermarci davanti agli ostacoli o alle consuetudini del pensare comune; a risparmiare energia, ad ascoltare, a motivare, a far ripartire l’economia. Ciascuno di noi può fare la differenza.

La sfida più grande: essere un Game Changer oggi, al TEDxRoma

Sono queste le premesse con cui si è aperto il TEDxRoma Game Changers lo scorso 9 aprile. Tra gli speaker, Gabriele Mainetti, regista di uno dei film italiani più coraggiosi e premiati degli ultimi anni: Lo chiamavano Jeeg Robot.

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Rivoluzionare le convenzioni e creare nuovi linguaggi è ciò che accomuna tutti i game changers intervenuti all’evento, compreso chi, come Amedeo Balbi si muove in un ambito, la scienza, pieno di regole da rispettare. Considerato uno dei principali divulgatori scientifici italiani in materia di astrofisica, Balbi stimola l’intera comunità scientifica a considerare il percorso della scienza non come un cammino automatico e impersonale, ma come un’esperienza umana emotiva, uno strumento per raggiungere il progresso, che, spera, possa diventare un requisito indispensabile per un’educazione che prepari davvero alle sfide della vita.

Superare gli ostacoli, dunque, rompere le regole per poi reinterpretare le regole del gioco. Come fa Laura Kriefman, altra ospite d’onore al TEDxRoma, e coreografa pluripremiata. Il suo lavoro, Guerriglia Dance Project, usa la creazione di installazioni e spettacoli fuori scala per ottenere un insolito obiettivo: aiutare a ristabilire il contatto tra il corpo e l’ambiente attraverso la fusione tra movimento e tecnologia. Con le sue le performance, la coreografa inglese riesce a cambiare il modo in cui osservare l’ambiente circostante e liberare il nostro senso del movimento inesplorato.

A chi le chiede se da bambina avrebbe mai immaginato di diventare una game changer, Kriefman risponde: “Ero solo una bambina molto avida che amava provare a fare cose nuove e cercava di muovere le cose. Tutta questa mole di esperienze è stata particolarmente cruciale per lo sviluppo di una mente critica e oggi mi trovo ad essere una vera e propria impollinatrice: portando idee e facendo domande da un progetto all’altro, e poi a quello successivo”.