Arrampicata: benefici e preparazione

 

La disciplina anti-stress che tonifica la muscolatura

L’arrampicata outdoor sta diventando una disciplina sempre più popolare: stimola la concentrazione e consente un elevato dispendio energetico.  Un medico sportivo ci racconta come prepararsi e alimentarsi al meglio.

I consigli per raggiungere la vetta

Da quando è nato il Magazine #EverydayClimbers, l’arrampicata ha avuto una progressiva crescita di popolarità, specialmente nella sua manifestazione più naturale, ovvero quella che si svolge outdoor, sulle pareti naturali. Abbiamo chiesto al medico sportivo e preparatore atletico Carlo Mannini quali sono le qualità necessarie, i principali benefici e come prepararsi al meglio per praticarla.

Qualità necessarie

Sebbene il free climbing non sia una tipica attività̀ cardiovascolare, basta provare qualche volta per rendersi conto che fiato e resistenza sono abbastanza necessarie.  L’importante è avere un apparato cardiorespiratorio efficiente e non essere portatori di problematiche a livello muscoloscheletrico o articolare. Per arrampicarsi, non basta solo aver forza nelle gambe e nelle braccia, ma anche muoversi in modo fluido, con grande coordinazione e armonia.

Principali benefici

Sono molti e di varia natura, fisica e psichica. I movimenti del climbing sviluppano e tonificano tutta la muscolatura, dalle spalle fino alla zona addominale, muscolatura lombare e glutei, dalle gambe alle braccia, compresi piedi e mani.

L’atto dell’arrampicata è inoltre un ottimo anti-stress: per non commettere errori, porta la persona a muoversi con metodo e calma e a non pensare ad altro. È un perfetto allenamento per la mente: stimola la concentrazione e l’attenzione, favorendo la presa di coscienza dei propri limiti e punti di forza. Infine, non ultimo, consente un elevato dispendio energetico, che può arrivare a 700-800 calorie all’ora.

Come prepararsi

Per prepararsi all’arrampicata bisogna innanzitutto fare un buon riscaldamento e procedere per gradi, evitando sforzi eccessivi.  I principianti possono avere problemi con braccia, mani e dita che, non essendo abbastanza forti, richiedono un allenamento extra, per esempio con la trave per arrampicata, attraverso esercizi di sospensione.  Per quanto riguarda l’alimentazione è necessaria fare una distinzione tra fase preparatoria, di rifornimento e di recupero. La prima è dedicata all’idratazione  (quindi 1-1,5 litri d’acqua) e assunzione di glucosio. La seconda è per minimizzare la disidratazione, quindi il consiglio principale è quello di bere acqua e di cercare di recuperare i sali minerali persi come magnesio e potassio: questi micro nutrienti contribuiscono da una parte a ridurre il senso di fatica e a favorire la concentrazione, mentre dall’altra sono un’importante fonte di vitalità. Per la fase di recupero, entro 45 minuti dallo sforzo, è consigliabile mangiare della frutta e bere ancora tanta acqua.

Adesso che sapete tutto, non resta che trovare una parete attrezzata da scalare.