Gli Effetti della Corsa su Mente e Corpo

Perché correre 10 km alla settimana fa molto bene al corpo e alla mente

Cosa succede nel corpo e nel cervello quando si corre? È quello che ha rivelato una ricerca medica sul campo e che vi illustriamo in termini semplici.

Correre 10 km alla settimana fa molto bene al corpo e alla mente

Pochi mesi fa a Monza si è svolto un esperimento che ha coinvolto il maratoneta keniota Eliud Kipchoge e un team di medici e scienziati per capire in che modo si attivano il corpo e la mente durante la corsa e gli effetti che questa ha sul benessere della persona.

Benefici sulle gambe e sui piedi

Con l’allenamento i muscoli si ingrandiscono e così si costruiscono nuovi vasi sanguigni che li riforniscono di sangue, aumentando le fibre muscolari definite “lente”, cioè quelle depurate alla resistenza. Per quanto riguarda i piedi, la scelta di una buona scarpa spesso non basta: è necessario anche allenare il piede con camminate a piedi nudi per irrobustire i muscoli e migliorare il gesto tecnico della corsa, riducendo così il rischio di infortuni.

Allenamento, elisir di lunga vita

Correre con costanza fa, innanzitutto, bene alla linea. Se si è un po’ sovrappeso, con 4 uscite da 10 km alla settimana si dimagrisce indipendentemente dalla dieta (nutrendosi in modo regolare e sano). Con 30 km di corsa alla settimana si può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e con 75 km al 50%. Nessun farmaco riesce a far meglio.

Sono stati anche scoperti benefici all’attività cardiaca, alla gestione dell’ossigeno e al metabolismo. In particolare un running costante di 10 km alla settimana permette di aumentare la gittata del cuore, ridurre la frequenza dei battiti e, in generale, costruire un “motore” più potente, con importanti effetti benefici sulla salute.

Benefici alla mente

La corsa genera a chi la pratica una sensazione di piacere, euforica e intensa grazie alla produzione delle endorfine, responsabile di molte sensazioni di benessere, ma anche di un fattore di crescita nervoso, il Bdnf (Brain-derived neurotrophic factor tradotto in italiano come fattore neurotrofico cerebrale): correndo si possono creare nuovi neuroni che, grazie alla capacità del cervello umano di compiere funzioni normalmente destinati ad altri organi danneggiati o sofferenti, permettono miglioramenti su tutto il corpo. La ricerca ha quindi rilevato un legame ancora più stretto tra attività fisica (in particolare la corsa) e cervello: la capacità di resistenza alla fatica dipende infatti in gran parte dalla motivazione del corridore.

Ci sembrano tutti ottimi motivi per mettersi le scarpe da running e iniziare a correre!