Geocaching, gioco e nuova forma di turismo nei ghiacciai

Geocaching, gioco e nuova forma di turismo nei ghiacciai

La più grande Caccia al Tesoro globale ha permesso di ritrovare una geocache custodita sul Monte Bianco da 12 anni. Ci facciamo raccontare il fenomeno da Chris Ronan, PR manager di Geocaching.com

Geocaching: una caccia al tesoro tra i ghiacciai

Il Geocaching è un tipo di caccia al tesoro in cui i partecipanti, detti “geocacher”, usano un ricevitore GPS per nascondere o trovare dei contenitori di differenti tipi e dimensioni (geocache).

Nasce negli Stati Uniti nel 2000 come un semplice passatempo alternativo, poi con gli anni è diventato un’operazione da 10 milioni di fans in tutto il mondo, che unisce le dinamiche della cosiddetta gamification (l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi in contesti diversi) a quelle più complesse del turismo.

Lo scopo? Mettersi in gioco, fare una nuova esperienza ed esplorare i luoghi con un occhio diverso. Senza vincere premi o soldi.

Molte sono le notizie legate all’universo del Geocaching, anche una collegata alla montagna: dopo 12 anni è stata trovata per la prima volta una geocache sepolta sulle vette del Monte Bianco dopo che in tanti si erano organizzati attraverso delle spedizioni senza mai riuscire a ritrovarla.

Abbiamo fatto una chiacchierata con Chris Ronan, PR manager di Geocaching.com, società che gestisce e organizza Geocaching in tutto il mondo che ci spiega questo mondo.

Come e perché è nata Geocaching?

Geocaching è iniziata nel 2000, quando il governo degli Stati Uniti e l’aviazione diedero via libera ai dispositivi GPS civili rimuovendo il Selective Availability dal segnale GPS, ossia il disturbo che ne comprometteva la precisione, portando l’incertezza dagli allora 100 metri agli attuali 5 metri. Così un abitante dell’Oregon per mettere alla prova la precisione della geolocalizzazione, nascose un contenitore, segnò le coordinate e inserì le informazioni online, sfidando chiunque a trovarlo.

Tre giorni dopo qualcuno lo trovò!

Questo è stato l’inizio di Geocaching: quattro mesi dopo, il 2 settembre 2000, Geocaching.com è andato online con 75 posizioni geocache.

Ora più di 16 anni di distanza, ci sono quasi 3 milioni di geocache nascosti in tutto il mondo, in attesa di essere trovati.

In questi anni come è cambiato Geocaching?

I geocacher hanno sempre condiviso una caratteristica: la curiosità.

Oggi è molto più semplice scatenare questa curiosità: all’inizio una persona per partecipare aveva bisogno di un dispositivo GPS molto costoso.

Oggi, chiunque con uno smartphone è in grado di iniziare la loro avventura con un semplice touch (anche se molte persone utilizzano ancora un dispositivo GPS dedicato)

Possiamo definire il geocaching una nuova forma di gamification del turismo?

Per molti geocacher il gioco serve come guida turistica.

Quando si viaggia in un posto nuovo, è facile controllare Geocaching.com o l’applicazione Geocaching® per vedere quali geocache hanno il maggiore numero di punti e preferenze. Quei cache probabilmente vi faranno conoscere luoghi interessanti.

Offriamo anche decine di Geotours in tutto il mondo: un Geotour è una raccolta di geocache che guidano i visitatori attraverso una regione: abbiamo lavorato con enti del turismo, associazioni storiche, aziende private e anche il National Park Service negli Stati Uniti per la progettazione di queste esperienze uniche.

Per esempio, il Sicily Geotour si trova in tre incantevoli riserve naturalistiche: Zingaro, Monte Cofano e Bosco della Ficuzza.

Un geocacher ottiene uno smiley (un punto) nel proprio account ogni volta che trovano un geocache. Naturalmente, alcuni cachers competono tra loro per vedere chi riesce a ottenere il maggior numero di smiley.

Qual è il rapporto sulla geocaching e la montagna?

Quando abbiamo il permesso da parte degli enti che gestiscono il territorio, le montagne sono luoghi meravigliosi per fare geocache.

Raggiungere una vetta è una grande traguardo, ma è ancora più grande quando c’è una geocache da trovare.

Le cache sono valutati in una scala da 1 a 5 (dal più semplice al più difficile) per difficoltà e terreno.

Alcuni geocacher amano trovare cache di montagna, perché hanno un rating più alto di difficoltà del terreno.

Ci racconta la storia del geocache del Monte Bianco ritrovato dopo 12 anni? (H2)

Una geocache è stata nascosta nella zona del Monte Bianco nei pressi di Mont Tacul nel luglio 2002.

La cache si chiama Puppet Theatre Stash on the Mont Blanc. È molto difficile da raggiungere la posizione a causa della quota (4074 metri) e della neve: ovviamente è una geocache di difficoltà 5.

Molte persone hanno cercato di scovare il nascondiglio nel corso degli anni, ma nessuno ha avuto successo fino a quando un geocacher con lo username DeepButi è riuscito a individuarlo dopo 12 anni.

In seguito altri due geocacher l’hanno trovata nel giugno del 2015. Non è mai successo che una geocache restasse così tanto tempo senza essere scoperta.