Consigli per affrontare il running d'estate

 

Consigli per affrontare il running d'estate

Non volete rinunciare alla vostra ora di corsa, anche con questo caldo? Basta seguire gli avvertimenti di Everyday Climbers Magazine.

Scopri come correre anche d’estate

Correre d’estate non è semplice, ma nemmeno impossibile. Il nostro preparatore atletico di fiducia Carlo Mannini ci svela qualche utile suggerimento di buon senso sugli orari più adatti, le corrette modalità di reidratazione e le giuste tipologie di allenamento.

1- Quando e dove correre

Questo dipende essenzialmente dal livello di allenamento del runner, dalla sua età e dalle sue condizioni fisiche. Un principiante della corsa dovrebbe osservare le normali regole di prudenza ed evitare di correre se la temperatura supera i 30°. In linea generale, la mattina presto e dopo le 19 è solitamente possibile allenarsi senza particolari problemi.

Per un runner più esperto diventa importante il concetto di reale temperatura percepita, tanto che la durata della corsa può essere messa in relazione a questa temperatura e al grado di sforzo del soggetto. Le maggiori crisi di ipertermia non dipendono esclusivamente dalle alte temperature, ma piuttosto dalla combinazione di alta umidità e lunghezza del percorso.

Per spiegare meglio un runner rischia di meno se corre una maratona a 32° C e bassa umidità piuttosto che 10 km con 35 °C e altissima umidità, anche perché durante i 10 km non si reidrata (cioè beve) come invece può fare durante la maratona. Se possibile è preferibile allenarsi in parchi, lunghi viali alberati, sentieri nel bosco ecc. Sarà senz’altro meno spiacevole che correre su una strada asfaltata senza un minimo d’ombra.

2- Abbigliamento

L’abbigliamento standard è costituito da canottiera o maglietta. In molti preferiscono correre a torso nudo (e le donne con il top), con il rischio di disperdere molta energia a causa dell’alta evaporazione. L’ideale è indossare indumenti che non facciano sudare eccessivamente e che allo stesso tempo trattengano parzialmente il sudore, così da evitare un’evaporazione copiosa.

3- Reidratazione e sudorazione

La gestione della reidratazione durante il running estivo è una delle componenti più importanti. Il rischio disidratazione in realtà non è un problema se gli allenamenti durano circa un’ora, in tal caso è sufficiente bere quando si è terminato l’allenamento. Differente il caso se ci si allena per una maratona: qui è necessario bere più spesso per reidratazione in modo corretto.

Con il caldo aumenta notevolmente anche la sudorazione: il nostro corpo in condizioni di temperatura eccessiva usa il sudore per abbassare la temperatura corporea. Questa termoregolazione fa perdere ulteriori energie; l’evaporazione di un litro di sudore sulla pelle comporta infatti la perdita di ben 580 kca. Se in un’ora si perdono a causa del caldo circa 1,5 l di acqua, pur bevendo e quindi ripristinando la giusta idratazione, energeticamente è come se si fossero percorsi diversi chilometri in più. Quindi è del tutto normale che con molto caldo le prestazioni non siano le stesse di running a temperature non eccessive e condizioni di umidità ottimali.

Se teniamo sotto controllo tutti questi elementi quando si corre in questa calda estate, andrà tutto bene. 3,2,1…Go!