Il percorso verso la sostenibilità

Da oltre 10 anni Levissima ha intrapreso un percorso verso la riduzione delle proprie emissioni. Nel 2021 il brand ha condotto analisi di dettaglio sul ciclo di vita dei singoli prodotti, il così detto Life Cycle Assessment (LCA), per analizzare la sua impronta ecologica, comprendere quindi i processi maggiormente impattati in termini di emissioni climalteranti e intraprendere azioni per ridurre l’impatto ambientale del brand. 

Tale impegno rappresentato da Regeneration, un approccio strategico e concreto che, oltre a sostenere una corretta idratazione a beneficio della rigenerazione dell’organismo, è finalizzato a contribuire attivamente ad un mondo in cui le risorse naturali vengono utilizzate in modo condiviso e responsabile, abbracciando l’intera catena del valore dell’acqua: la tutela e la preservazione dei ghiacciai, la gestione responsabile della risorsa acqua, il rispetto della biodiversità e la continua ricerca di innovazioni per la riduzione dell’impatto ambientale. In un’ottica di economia circolare, Regeneration si focalizza inoltre, su iniziative e progetti orientati a ridurre l’impronta ecologica della plastica e a valorizzare la plastica stessa come risorsa.

Grazie a consistenti investimenti nella logistica, packaging, e produzione, Levissima ha fatto passi importanti in termini di riduzioni. L’LCA, condotto insieme a dei consulenti esterni, è stato anche sottoposto a una revisione paritaria. Usando la metodologia SBTi (che considera anche le emissioni scope 3) il brand ha raggiunto un -17%*rispetto all’anno di riferimento 2018, grazie a investimenti nelle tre aree emerse come principali (logistica, packaging, e produzione).

Logistica

Levissima è stata in passato pioniera nella logistica verde investendo già da anni in Gas Naturale Liquefatto (LNG) il combustibile fossile a bassa intensità di carbonio, che ha permesso di risparmiare ogni anno circa 400 tonnellate CO2 rispetto ai camion tradizionali a diesel. In aggiunta il brand ha già un sistema molto efficiente di trasporto ferroviario. Nel 2021 inoltre il brand ha fatto un ulteriore passo, lavorando con il suo partner storico il Gruppo Maganetti, ha investito nel Bio LNG, un carburante che oltre ad avere un impatto inferiore all’LNG è considerato un carburante ‘rigenerativo’- trattandosi di un carburante derivante da residui agricoli e zootecnici, in grado di ridurre fino al 100% le emissioni complessive includendo il processo produttivo del gas stesso. Grazie a questo investimento, il brand è riuscito a risparmiare circa 4k tonnellate di CO2 eq. nel 2021.

Packaging

La rigenerazione trova espressione anche nelle scelte riguardo al packaging. Levissima, infatti, promuove l’economia circolare a cominciare proprio dalla plastica delle bottiglie (PET), che se gestita adeguatamente, diventa una vera e propria risorsa. Le attività di collaborazione e gli eventi promossi e sostenuti da Levissima in questa direzione sono numerosi, e a seguito di ogni attività Levissima si impegna a compensare l’utilizzo delle bottiglie e delle risorse impiegate con azioni di restituzione al territorio. Un esempio è la partecipazione alla Milano Marathon per sensibilizzare i partecipanti al corretto riciclo delle bottiglie lungo il percorso. Con l’equivalente della plastica raccolta durante l’evento il brand ha effettuato un restyling del Percorso Vita all’interno di Parco Sempione realizzato in collaborazione con il Comune di Milano. In particolare, sono stati realizzati attrezzi sportivi in plastica riciclata, con l’obiettivo di accompagnare i runners milanesi in un’esperienza di fitness outdoor più contemporanea, oltre che innovativa e sostenibile.
Con i dati dell’LCA 2021 vediamo nel concreto i risultati di questi sforzi. Negli anni il brand ha aumentato il contenuto di PET riciclato nelle sue bottiglie (rPET), fino ad essere il primo brand a lanciare 2 referenze in 100% RPET nel 2021 (1 litro e 75 cl), estendendo la gamma nel 2022 anche ai piccoli formati 50 cl frizzante e naturale per il canale Horeca e riducendo circa 200 tons CO2 eq. nel 2021. Inoltre, l'introduzione di rPE (involucro di plastica termoretraibile) ha contribuito a ridurre l'impronta del brand e la quantità di plastica vergine utilizzata dal marchio.

*in gramo CO2 eq./litro

Produzione

Di nuovo in linea con il tema di Regeneration, Levissima, nel suo stabilimento di Cepina, ha implementato già da 2011 il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, riducendo il suo impatto in termini di emissioni del 92%*. Lo stabilimento, inoltre, consuma oggi il 26% di acqua in meno durante il ciclo produttivo rispetto al 2007. Con l’LCA 2021 vediamo un’ulteriore riduzione delle emissioni di oltre 16% rispetto al 2018, questo grazie a vari investimenti che sono stati realizzati in progetti di efficientamento energetico all’interno della fabbrica.

“Ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica è una delle maggiori sfide da affrontare a livello globale, e Levissima da tempo si è dimostrata un esempio virtuoso, grazie ad un contributo attivo e su più fronti per la salvaguardia dell’ambiente, rappresentato da Regeneration.– ha dichiarato Stefano Marini, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino – Il raggiungimento di questi obiettivi è dovuto ad azioni concrete e interventi realizzati negli anni e che, nel futuro, continueremo a portare avanti, attuando ulteriori sviluppi e perfezionamenti.Territorio

Territorio

Regeneration nasce dalle origini del marchio, in Valtellina e nel Parco Nazionale dello Stelvio, una delle aree naturali più importanti d’Italia e d’Europa per la salvaguardia della biodiversità della flora e della fauna, dove Levissima si impegna a favore della tutela del capitale naturale con azioni di ricerca e sensibilizzazione. In particolare, Levissima dal 2007 è impegnata al fianco dei glaciologi dell’Università degli Studi di Milano e sostiene la ricerca universitaria sui ghiacciai alpini, raccogliendo preziosi dati fondamentali per l’elaborazione di strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. I ghiacciai sono difatti una fonte d’informazioni inestimabili nella lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico e, grazie al continuo sostegno dell’azienda, 18 ricercatori hanno potuto attivare un progetto di monitoraggio del Ghiacciaio dei Forni e del Ghiacciaio Dosdè Orientale, condividendo preziose ricerche a livello internazionale e diventando, inoltre, autori di prestigiose pubblicazioni scientifiche sull’argomento. 

I risultati del primo LCA sono per Levissima il primo riconoscimento di un percorso avviato da tempo e che continuerà costante verso il futuro. L’azienda, infatti, è già orientata verso il prossimo, ben più ambizioso obiettivo, rappresentato dal raggiungimento del “Net Zero”, l’annullamento totale della produzione di emissioni di carbonio, fissato per il 2050.

*Cubes study RDC -92% 2016 rispetto a 2007 


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