Forest Bathing, un bagno di benessere nella vegetazione incontaminata

Originari del Giappone, i “bagni nella foresta” fanno bene a corpo e anima. Leggere per credere.

I giapponesi lo chiamano Shinrin-yoku ma da noi è conosciuto come Forest-bathing che, letteralmente, significa “bagno nella foresta”.

Diffusosi in Giappone alla fine degli anni Ottanta, lo shinring-yoku è una pratica di benessere che, sfruttando il potere terapeutico della natura, migliora il nostro stato di salute e aiuta la mente a liberarsi dallo stress.

Gli studiosi del Sol Levante – dopo aver scoperto che le “immersioni” nel bosco giovano alla salute e alla psiche– hanno fatto del bagno nella foresta uno dei capisaldi della medicina preventiva, tanto da consigliarlo abitualmente ai pazienti sempre più stressati dallo stile di vita frenetico della città.

Forest bathing: il bagno di benessere nella vegetazione incontaminata

In cosa consiste il forest bathing

Secondo gli studiosi, passeggiare tra i boschi aiuta a ridurre i livelli di cortisolo (ormone dello stress), a diminuire la pressione sanguigna e a stimolare il sistema immunitario.

Il merito? Dei monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi, e dei fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno.

La ricetta giusta? Dimenticate cellulari, i pad e orologi tecnologici e lasciatevi “conquistare” dalla bellezza e dalla forza della natura.

Secondo gli esperti, i benefici migliori si ottengono facendo una passeggiata di 4 ore nel bosco (per almeno 5 km di camminata) da alternare a piccole soste lungo i sentieri.

Se vi state chiedendo quale sia il periodo migliore per tuffarsi tra la vegetazione incontaminata preparatevi a partire perché pare che i risultati maggiori si abbiano proprio tra giugno a settembre (periodo di massima foliazione degli alberi).

Forest bathing, il benessere viene da una passeggiata nei boschi

Dove fare forest bathing in Italia

E in Italia? Il posto giusto per un “bagno” è l’Oasi Zegna dell’Alta Valsessera (Piemonte).

A scoprire che la vegetazione del parco piemontese era in grado di rilasciare sostanze positive per il sistema immunitario fu uno studio diretto dall’ecodesigner Marco Nieri e dall’agronomo Marco Mencagli.

Attraverso un attento monitoraggio della vegetazione dell’Oasi, i due hanno dimostrato che la faggeta dell’Oasi ha un’elevata capacità di rilascio di monoterpeni, efficaci nello stimolare positivamente le difese immunitarie del corpo umano.

In seguito a tali studi sono nati tre percorsi del Forest bathing, tre sentieri selezionati da seguire liberamente sostando o camminando nei boschi.

All’interno di ogni percorso è presente un’apposita segnaletica che evidenzia i 16 alberi che producono una maggiore influenza sul corpo umano.

Non vi resta che immergervi nella natura.


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